lunedì 18 aprile 2011

Verso le elezioni del 15 e 16 maggio

Da ieri siamo ufficialmente in campagna elettorale, le liste ed i relativi programmi per le elezioni comunali del 15 e 16 maggio prossimi sono stati presentati. A Rignano si confronteranno due liste civiche, quale delle due vincerà?

Questo ancora non posso saperlo (anche se, dentro di me, una certa idea me la sono fatta), saranno gli elettori con il proprio voto a decidere. Per questo è nostro compito, è compito di chi si candida, lavorare in questo mese affinché la loro scelta possa essere più consapevole possibile. Non solo per l’importanza che questa elezione sembra avere per le sorti del futuro di Rignano.

È consuetudine ormai, da parte dei cittadini, attribuire tutte le responsabilità dei fallimenti alla classe politica: mangioni, disonesti, traditori, bugiardi e così via. In molti casi è proprio così, ma dicendo ciò, io penso, sembrerebbe che i cittadini non svolgano alcun ruolo, che siano succubi e ininfluenti, obbligati e condannati a subire in eterno. Io questo non lo credo. La classe politica che abbiamo rispecchia noi stessi, non è che lo specchio di una consistente parte della società italiana. È inutile prendersela con i politici. Rispecchiano il nostro modo di essere. Molti diranno: “non il mio!”. Bene, allora facciamo in modo che a vincere e a rappresentarci sia la maggioranza pulita, onesta e capace. Ripeto, è inutile prendersela con i politici, siamo noi a sceglierli. Se vogliamo veramente che le cose cambino, quelle di cui ci lamentiamo continuamente, incominciamo a cambiare il modo con cui scegliamo chi effettuerà le scelte importanti per la vita nostra e delle nostre famiglie. Certo non è facile, soprattutto a livello nazionale, dove vige un sistema elettorale di nominati più che di eletti, ma a Rignano può essere più facile “cambiare” le cose. Il cambiamento deve partire dalla gente. Le prossime elezioni comunali rappresentano un’ottima occasione per voltare pagina. Non si può continuare a scegliere da tifosi o peggio ancora seguendo logiche clientelari. Sia per quanto riguarda la lista sia nell’indicare una preferenza per un candidato a consigliere. Rignano ha davvero bisogno di un cambiamento e questo cambiamento passa attraverso una scelta “di testa” più che “di cuore”.

Io la mia scelta l’ho fatta, candidandomi nella lista SCEGLI RIGNANO con candidato a sindaco Fabio Di Lorenzi, convinto che al nostro paese serva davvero un cambiamento, una nuova proposta politica ed amministrativa, alternativa nelle idee e nei metodi a chi ha gestito il Comune in questi ultimi dieci anni. Per questo abbiamo posto alla base del nostro programma elettorale il rinnovamento di Rignano, attribuendo un ruolo fondamentale alla trasparenza e alla partecipazione, non come obiettivi in se stessi, ma come strumenti per favorire un reale miglioramento della qualità di vita. Solo attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di tutti sarà possibile restituire ai cittadini quel ruolo di protagonisti della vita comune, che costituisce un prerequisito essenziale per costruire una comunità migliore, animata da una forte coesione sociale.

Tutto ciò che in questi anni non ha fatto la giunta Coletta-Conte, rifiutando sempre il confronto, non solo con i consiglieri di opposizione (avendo svolto questo ruolo in questi ultimi cinque anni, posso fare questa affermazione senza temere smentite), ma anche con i cittadini stessi. Più volte, io stesso, ho chiesto la convocazione di assemblee pubbliche per parlare della situazione di bilancio del nostro Comune o per concertare insieme i possibili nuovi assetti urbanistici (tanto per fare due esempi su argomenti fondamentali della gestione amministrativa). Sapete cosa è successo? Che io non ho ricevuto neanche risposta, che il bilancio è diventato fallimentare (mettendo da parte le segnalazioni di gravi irregolarità ricevute dalla Corte dei Conti, basti pensare che il fondo cassa è passato vertiginosamente, sotto questa gestione, da più di un milione di euro del 31 dicembre 2006 al desolante dato del 31 dicembre 2009 pari a “0”), che della Variante al Piano regolatore adottata nel 2004 si è persa ogni traccia ed ora si vorrebbe nuovamente illudere i cittadini con nuove promesse, senza coinvolgerli comunque minimamente nei processi decisionali.

È arrivato il momento di dire basta! Il Comune deve mettere il cittadino al centro della vita pubblica, senza favoritismi di parte, ma garantendo a tutti i propri diritti. Non è più possibile, ad esempio, che vengano fatte assunzioni senza guardare al merito o alle competenze o che tutta l’edilizia, pubblica o privata, venga gestita da un solo ingegnere (che in questi ultimi dieci anni ha svolto un ruolo primario nella Giunta e che ora si candida addirittura a sindaco), mancando di rispetto non solo, a mio avviso, alle normative vigenti, ma anche alle normali regole etiche e deontologiche.

Alcune esigenze ci sono fin d’ora chiare, data la decadenza che Rignano ha dovuto subire negli ultimi anni: fra i bisogni più impellenti figurano il potenziamento dell’offerta di servizi e delle infrastrutture (prima fra tutte il potenziamento dell’acquedotto e delle risorse idriche), la valorizzazione delle associazioni e la loro messa in rete, l’attenzione all’ambiente e al territorio, l’integrazione fra le culture, le generazioni e le etnie, il sostegno alle attività sportive, ricreative, culturali e di aggregazione, la promozione della sicurezza pubblica con una forte attenzione alla legalità, la riqualificazione e valorizzazione di tutte le zone periferiche.

Su questi temi vorremmo davvero che fosse condotta la campagna elettorale, per rendere il cittadino-elettore più consapevole della propria scelta, una scelta che, stando i fatti, può essere solamente una. Per il bene di Rignano.