sabato 7 maggio 2011

L'ultimo Consiglio

Mercoledì 4 maggio si è tenuto l'ultimo Consiglio comunale della gestione Coletta-Conte, convocato in via straordinaria e d'urgenza per poter approvare il Bilancio previsionale 2011. Riporto qui sotto il testo della mia dichiarazione di voto contrario:


Dopo la “tragicommedia” del 30 marzo scorso, quando la Maggioranza che amministra Rignano (fortunatamente ancora per una sola settimana!), per una serie di errori ed irregolarità, è stata costretta al ritiro del punto all’ordine del giorno e a non approvare il Bilancio 2011, torniamo oggi alla discussione in aula costretti da motivi di “urgenza ed improrogabilità” (art. 38 c. 5 del TUEL), ciò a significare le grandi difficoltà procurate alla gestione amministrativa, andata avanti fino ad ora “in dodicesimi” e in via straordinaria.

Che dire allora? Abbiamo toccato il fondo! Non può che essere questo l’unico commento possibile all’analisi del Bilancio previsionale per l’anno 2011 che oggi ci ripropone l’Amministrazione Coletta-Conte.

Purtroppo in questi cinque anni abbiamo sempre evidenziato la situazione deficitaria nella quale ci stava facendo precipitare un’irresponsabile e poco attenta gestione amministrativa e abbiamo, però, in cuor nostro, creduto che qualcuno potesse almeno ravvedersi e invertire questa tendenza. Oggi, invece, le nostre paure trovano conferma e diventano certezze: le casse comunali hanno davvero toccato il fondo ed è a rischio perfino la copertura finanziaria per il mantenimento di un livello accettabile dei servizi pubblici.

È dal giorno del nostro insediamento che come Opposizione abbiamo sempre denunciato, in questa assemblea, la gestione fallimentare di questa Maggioranza e nel corso degli anni la situazione non è che peggiorata, e di molto.

Non solo. Nonostante lo scorso anno, dopo la richiesta della Corte dei Conti, il Comune di Rignano Flaminio è stato costretto ad una revisione straordinaria dei residui (revisione che è stata affidata ad un professionista esterno e che è costata alle casse comunali ben 25.000 euro, ravvisandosi, a nostro avviso, un’illegittimità già denunciata per sottrazione di competenze e diseconomicità), nel Bilancio 2011, e più precisamente dalla certificazione dei parametri di deficitarietà strutturale, si constata ancora la presenza di residui attivi che mostrano elementi di criticità e ci fanno temere la loro possibile inconsistenza ed inesigibilità. D’altronde questa situazione l’abbiamo sempre segnalata (non solo noi, ma anche la Corte dei Conti), mettendo in evidenza proprio l’INATTENDIBILITÀ DEI DATI ESPOSTI (non solo per quanto riguarda i residui, ma anche e soprattutto per la sovrastima delle entrate derivanti dai permessi di costruire), che di fatto pregiudicano la veridicità dei dati contabili e che potrebbero originare un disastroso dissesto.

Se si aggiunge, inoltre, che:

- si arriva ancora una volta all’approvazione del Bilancio previsionale senza aver convocato neanche una volta la Commissione competente in materia e senza aver permesso alcun tipo di confronto e discussione, né tra i Consiglieri né con i cittadini (quante volte abbiamo richiesto la convocazione di un’assemblea pubblica e ancora oggi stiamo inutilmente attendendo anche un diniego, ma almeno una risposta);

- ancora una volta, a causa del comportamento illegittimo del Responsabile dell’area economico-finanziaria (che abbiamo denunciato più volte alle Autorità competenti), non siamo stati messi in grado di valutare attentamente e approfonditamente alcuni dati di bilancio (manca addirittura la chiusura di cassa al 31 dicembre 2010), vedendoci negati anche i nostri diritti (è dal 9 aprile 2010 che sto attendendo una risposta, più volte anche sollecitata, alla mia richiesta di copia delle spese dettagliate sul Personale e per quanto riguarda i compensi degli Amministratori – come da allegati alla presente dichiarazione);

- la relazione del Revisore dei Conti, allegata al Bilancio ma senza alcun numero di protocollo (è legittimo avere dei dubbi sulla sua autenticità?), oltre alla sua incompletezza, presenta dati non veritieri e getta molte ombre sulla veridicità del bilancio comunale (tanto per fare un esempio, nella relazione il Revisore afferma di aver preso in considerazione l’8 marzo la delibera sulla verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare a residenza, attività produttive e terziario e la relativa determinazione del prezzo di cessione: come è stato possibile ciò, se tale delibera è stata approvata il 30 marzo?);

- la relazione previsionale e programmatica del corrente anno dimostra nuovamente una scarsa capacità e volontà di programmazione, risultando per molti versi incompleta e lacunosa e non evidenziandosi appieno gli obiettivi amministrativi e politici che l’attuale Giunta vuole perseguire (presumibilmente perché hanno già capito che dal 16 maggio non amministreranno più?);

- nell’elaborazione del piano triennale delle opere pubbliche non è allegato alcuno studio di fattibilità (la Giunta ha almeno provveduto ad approvarli?) che possa individuare i bisogni che intendono soddisfarsi ed i lavori a tal fine necessari secondo un ordine di priorità (fatto reso ancor più grave se si pensa che anche la presentazione delle linee programmatiche di mandato da parte di questa Amministrazione era risultata alquanto farraginosa, soprattutto nei termini temporali, e che le stesse, pur essendo obbligatorio per legge, non sono state mai sottoposte a verifica di questo Consiglio); peraltro per alcune opere presenti nel piano non c’è corrispondenza nel documento di bilancio;

- nella delibera di determinazione del fabbisogno di personale per il triennio 2011/2013 e nel piano annuale delle assunzioni (deliberazione di Giunta comunale n. 23 dell’8/03/2011) è programmata per il corrente anno una procedura concorsuale per un posto cat. D – Area 2: perché nel Bilancio non è presente alcuna copertura finanziaria per l’espletamento del concorso?

- risultano molte incongruenze tra la proposta di bilancio e la programmazione delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari;

- nonostante previsto per legge (L. n. 133/2008, art. 46, c. 3), non viene indicato in alcun documento il limite massimo delle spese per incarichi di collaborazione; e perché di questo non si fa cenno nella relazione del Revisore?

- non sono previste in uscita, a fronte degli introiti, le somme relative ai contributi sugli oneri di urbanizzazione a favore degli Enti religiosi per gli edifici destinati al culto, stabiliti dalla legge regionale n. 27 del 9 marzo 1990;

- non si riesce ad evincere da alcun documento se siano state rispettate le imposizioni previste nel D.L. 78/2010, relativo ai tagli da effettuare rispetto all’anno precedente per alcune spese;

- non essendo riusciti ad avere il dettaglio relativo alle spese per il Personale e non avendo chiaro se sia conteggiato in queste anche il Personale dipendente della Società multiservizi ASI (che ha un contratto per attività di supporto agli uffici comunali), si hanno dubbi anche sulla veridicità del rispetto del Patto di stabilità;

- gli utili previsti dall’Amministrazione derivanti dalla gestione della Farmacia comunale ammontano solamente a 10.000 euro, dato che ci sembra alquanto deficitario;

tutto ciò premesso, non può che risultare giustificato il nostro giudizio e il nostro voto contrario.

Rispetto al 2010, poi, vengono ridotti gli stanziamenti per i progetti scolastici, per le attività culturali (già esigue), per la gestione delle feste (“0” è lo stanziamento previsto per le attività dell’Estate Rignanese!), per i contributi alle associazioni e al Volontariato, per le politiche in favore dei giovani e degli anziani, tagliando poi 75.000 euro per la manutenzione dell’illuminazione pubblica e circa 100.000 euro per quella delle strade. Così Coletta e Conte intendono migliorare la qualità di vita dei rignanesi?

Una menzione a parte merita, poi, la gestione della Società multiservizi ASI, affidata dal sindaco Coletta con delega al vicesindaco Conte. Abbiamo appreso, con delibera di Giunta comunale n. 54 del 12 aprile scorso, che il Comune dovrà versare alcune somme per ripianare i debiti della società. Tralasciando il discorso sulla procedura di vendita, bloccata da un ricorso, e per la quale sarebbe opportuno fare maggiore chiarezza, perché nel Bilancio previsionale di tali ulteriori spese non c’è traccia? Saranno anche debiti fuori bilancio? E di questo deficit ne risentirà anche il Personale dipendente e la qualità dei servizi offerti?

Credo che qualsiasi altro commento sia inutile, peraltro con degli Amministratori che non si sono mai degnati di rispondere e di assumersi le responsabilità di questi fallimenti. Ormai il mandato di questa Amministrazione, per fortuna per Rignano, sta in scadenza, è solo questione di ore.

A me, oltre a sperare e a lavorare per un futuro migliore, non resta che ribadire il mio voto contrario all’approvazione della relazione previsionale e programmatica, dello schema di Bilancio previsionale 2011 e quello pluriennale 2011/2013.

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